Spesso si pensa all’educazione esclusivamente come ciò che ha a che fare con i bambini, con la loro crescita, con l’aiutarli a diventare adulti e responsabili; oppure si pensa alla persona affetta da disabilità o disturbi cognitivi. Educazione dal latino educatio – onis, significa “trarre fuori, allevare” – o meglio “tirare fuori il meglio di una persona”. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità, come correzione del comportamento, come trasmissione e acquisizione di elementi culturali, estetici e morali è l’espressione di un’educazione della mente, dello spirito, dell’ingegno, della fantasia, della memoria, del senso estetico. In senso ampio, e di uso più recente, si può affermare che si tratta di un processo di formazione dell’individuo che si sviluppa lungo tutta la vita, soprattutto se favorito dall’integrazione in un sistema omogeneo che unisca i vari momenti della vita associata: famiglia, scuola (come centro di processi formativi), luogo di lavoro, istituzioni culturali e ricreative, ecc. (Treccani).
L’educazione è quindi alla base di ogni individuo, di qualsiasi tipo di relazione e in ogni tempo della vita.
La consulenza educativa che propongo è uno strumento che ha l’obiettivo di raggiungere un maggior orientamento all’interno di situazioni problematiche per evitare di dover affrontare domani problemi più grandi. La consulenza educativa è un intervento volto a progettare, investire, prendersi cura della persona e della relazione, del nucleo familiare e delle persone care ponendosi degli obiettivi, in un’ottica di monitoraggio e rimodulazione costante degli interventi.